Hotel Rex a Livorno
Livorno, affascinante e caratteristica città dove le tradizioni marinare si fondono con le culture del mediterraneo. Una passeggiata a pelo d’acqua per incontrare personaggi tipici che, tra aneddoti e curiosità, faranno rivivere le antiche atmosfere della vita marinara. A fine tour, nella piccola Venezia, un pranzo al sapor di cacciucco, tutto rigorosamente labronico.
La Fortezza Vecchia è una fortificazione che si erge a margine del Porto Mediceo di Livorno. Essa, frutto di rimaneggiamenti e ricostruzioni nel corso dei secoli, racchiude in sé l’intera storia della città, dalle origini fino ai giorni odierni.
Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno fu istituito nel 1929 sulla base del ricco materiale scientifico del Gabinetto di Storia Naturale dell’Istituto Tecnico “Amerigo Vespucci”, raccolto tra il 1871 ed il 1909 da illustri naturalisti livornesi. Purtroppo durante i bombardamenti del 1944 il patrimonio naturalistico andò distrutto. Dopo la guerra il Museo fu trasferito presso l’Acquario Comunale e nel 1952 fu riaperto al pubblico. Nel 1980, finalmente il Museo viene trasferito nell’attuale sede di Villa Henderson, il cui edificio principale, completamente ristrutturato, ospita il cuore operativo dell’Istituto. Il Museo offre al visitatore sette percorsi espositivi organizzati su una superficie di circa 7000 mq.
L’Acquario comunale Diacinto Cestoni sorge a Livorno, a margine del suggestivo scenario del lungomare e della Terrazza Mascagni. È il più grande acquario della Toscana ed è l’unica struttura nel suo genere ad avere al proprio interno un’area marina archeologica greco-romana con la suggestiva riproduzione di un relitto di nave.
La casa natale di Amedeo Modigliani si trova a Livorno, in via Roma numero 38, non distante dalla centrale piazza Attias. Qui, il 12 luglio 1884, nacque il celebre pittore labronico, quarto figlio di una famiglia appartenente alla numerosa comunità ebraica di Livorno. Si tratta di una semplice palazzina ottocentesca su tre piani fuori terra.
Pietro Antonio Stefano Mascagni (Livorno, 7 dicembre 1863 – Roma, 2 agosto 1945) è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano. Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, occupando un posto di rilievo nel panorama musicale dell’epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, Cavalleria rusticana. Cavalleria fu la prima di altre 15 opere per cui Mascagni ebbe una popolarità planetaria, insieme a pochi altri compositori. Tuttavia, soprattutto al giorno d’oggi, solo alcune di esse sono entrate stabilmente in repertorio, come ad esempio l’Iris, che tocco’ la ragguardevole cifra di 800 produzioni in meno di 120 anni di vita. Mascagni, inoltre, scrisse un’operetta, Sì, musica vocale, strumentale, nonché canzoni, romanze e composizioni per pianoforte. Compose anche musica sacra (ad esempio la bella Messa di Gloria), e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto (Rapsodia Satanica, da Nino Oxilia). Da ultimo, non va dimenticato l’interessante esperimento di “The Eternal City”, sorta di suite sinfonica, basata sulle musiche di scena del dramma omonimo, sulla scia degli analoghi lavori di Luigi Mancinelli (Cleopatra, Messalina).
Il santuario della Madonna delle Grazie, assai più noto come santuario di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno. Il complesso, elevato al rango di basilica e tenuto dai monaci vallombrosani, è consacrato alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana; il santuario comprende anche una ricca galleria di ex voto e, all’estero, è preceduto dal famedio, il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi.
La città di Livorno è situata in una posizione ottimale per chi vuole visitare le più importanti città d’arte della Toscana. Con un tempo di percorrenza che va dai 20 minuti all’ora e mezza si possono raggiungere tutti i luoghi di maggiore interesse quali: Pisa, Lucca, Firenze, Siena, San Gimignano, Volterra, Arezzo e le 5 terre.
La sinagoga di Livorno sorge non lontano da piazza Grande, all’interno della città pentagonale del Buontalenti, nell’ampia piazza Benamozegh. Fu costruita su progetto dell’architetto Angelo Di Castro e completata nel 1962 sul luogo dall’antica sinagoga, parzialmente distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale. È con Roma, Trieste e Genova, una delle sole quattro grandi sinagoghe del Novecento in Italia e l’unica ad essere edificata nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.